Redazione

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Il Presidente Flavio Roda ha ufficializzato con delibera numero 219 del 21 febbraio la convocazione per i Mondiali di sci di fondo in programma a Oberstdorf (Ger) dal 24 febbraio al 7 marzo. Si tratta di 20 atleti complessivi, suddivisi fra 11 uomini e 9 donne. Di seguito i nomi:

SQUADRA FEMMINILE

Monsorno Nicole – Gruppo Sciatori Fiamme Gialle – 07/02/2000
Trentina di Varena, è alla sua prima esperiena in una rassegna iridata seniroes. Ha esordito in Coppa del mondo a fine gennaio proprio nella sprint di Oberstdorf sfiorando la qualificazione ai quarti di finale ed è reduce dalla partecipazione ai MOndiali under 23 di Vuokatti, in Finlandia.

Laurent Greta – Gruppo Sciatori Fiamme Gialle – 03/05/1992
Valdostana di Gressoney St. Jean, è alla quinta partecipazione ad un Mondiale della carriera dopo Val di Fiemme 2013, Falun 2015, Lahti 2017 e Seefeld 2019. Vanta un undicesimo posto nella team sprint di Seefeld com miglior risultato.

Jeantet Emilie – Centro Sportivo Esercito – 09/02/2000
Valdostana di Cogne, è alla sua partecipazione iridata e vanta un quarto posto nella 5 km a tecnica classica dei Mondiali juniores di Oberwiesenthal nel 2020 come miglior piazzamento.

Di Centa Martina – Centro Sportivo Carabinieri – 06/03/2000
Friulana di Paluzza, è al suo primo Mondiale seniores, ha partecipato ai recenti Mondiali under 23 finlandesi di Vuokatti raggiungendo il quindicesimo posto nella 10 km a tecnica libera.

Franchi Francesca – Gruppo Sciatori Fiamme Gialle – 24/12/1997
Trentina di Molveno, è alla sua prima partecipazione iridata a livello seniores. Nel 2017 a Soldier Hollow ha contribuito alla medaglia d’argento della staffetta nei Mondiali juniores, così come nel 2020 al bronzo della staffetta nei Mondiali under 23 di Oberwiesenthal.

Comarella Anna – Gruppo Sportivo Fiamme Oro Moena – 12/03/1997
Veneta di Cortina d’Ampezzo, è alla sua seconda partecipazine iridata dopo Seefeld 2019, dove ha ottenuto un settimo posto con la staffetta. Quest’anno si è piazzata al ventesimo posto nella classifica del massacrante Tour de Ski.

Ganz Caterina – Gruppo Sciatori Fiamme Gialle – 13/11/1995
Trentina di Moena, è al suo terzo Mondiale dopo Lahti 2017 e Seefeld 2019. Vanta un nono posto con la staffetta in Finlandia e un ventiquattresuimo posto nello skiathlon sempre a Lahti.

Scardoni Lucia – Gruppo Sciatori Fiamme Gialle – 22/03/1991
Veneta di Verona, è al suo quarto Mondiale dopo Val di Fiemme 2013, Lahti 2017 e Seefeld 2019, vanta i migliori piazzamenti nelle prove a squadre, con un undicesimo posto nella team sprint di Seefeld. Quest’anno è arrivata per due volte nella top 10 delle sprint di Cdm a Davos e Dresda.

Debertolis Ilaria – Gruppo Sportivo Fiamme Oro Moena – 17/09/1989
Trentina di Pimiero, è la veterana della squadra azzurra e si appresta a vivere il suo quinto Mondiale dopo Val di Fiemme 2013, Falun 2015, Lahti 2017 e Seefeld 2019. Il suo migliro piazzamento individuale è stato un quattordicesimo posto nella 30 km con partenza in linea a Lahti.

SQUADRA MASCHILE

Mocellini Simone – Gruppo Sciatori Fiamme Gialle – 05/05/1998
Trentino di Grigno, è alla sua prima convocazione per un Mondiale seniores. Ha partecipato recentemente ai Mondiali under 23, dove ha concluso all’ottavo posto la sprint in tecnica classica.

Rastelli Maicol – Centro Sportivo Esercito – 28/04/1991
Valtellinese di Le Prese, è alla terza partecipazione iridata dopo Falun 2015 e Seefeld 2019, vanta una quindicesimo posto nella sprint in Svezia di sei anni fa.

Graz Davide – Gruppo Sciatori Fiamme Gialle – 05/03/2000
Sappadino, è alla seconda partecipazione in un Mondiale dopo Seefelòd 2019, dove sfiorò la qualificazione per la fase finale nella sprint in tecnica libera. Vanta due medaglie nei Mondiali juniores di Oberwiesenthal 2020.

Daprà Simone – Gruppo Sportivo Fiamme Oro Moena – 19/06/1997
Trentino di Panchià, ha partecipato alla skiathlon di Seefeld 2019, conclusa al 35simo posto. E’ stato bronzo nella staffetta dei Mondiali under 23 di Oberwiesenthal del 2020.

Ventura Paolo – Centro Sportivo Esercito – 01/04/1996
Trentino di Tesero, è alla prima partecipazione in un Mondiale seniores. Nel 2018 di è classificato nono nella 15 km in tecnica classica dei Mondiali under 23 svizzeri di Goms.

Nöckler Dietmar – Gruppo Sportivo Fiamme Oro Moena – 29/09/1988
Altoatesino di Falzes, è alla quarta partecipazione in un Mondiale dopo Val di Fiemme 2013, Falun 2015 e Lahti 2017. Ha ottenuto due medaglie nella team sprint (argento a Lahti e bronzo a Falun) insieme a Federico Pellegrino.

Bertolina Mirco – Centro Sportivo Carabinieri – 11/05/1991
Valtellinese di Valfurva, è al secondo Mondiale della carriera A Seefeld 2019 partecipò alla 50 km in tecnica libera, conclusa al 52simo posto.

Gardener Stefano – Centro Sportivo Carabinieri – 11/10/1990
Trentino di Tesero, a Seefeld 2019 ha partecipato allo skiathlon (concluso al ì34simo posto) e alla 50 km (terminata al 41simo posto).

Salvadori Giandomenico – Gruppo Sciatori Fiamme Gialle – 08/10/1992
Trentino di Mezzano, è al terzo Mondiale dopo Lahti 2017 e Seefeld 2019. Ha ottenuto un decimo posto nello skiathlon austriaco come milgior piazzamento individuale.

Pellegrino Federico – Gruppo Sportivo Fiamme Oro Moena – 01/09/1990
Valdostano di Nus, è alla sesta partecipazione iridata dopo Oslo 2011, Val di Fiemme 2013, Falun 2015, Lahti 2017 e Seefeld 2019. Il suo curriculum parla di un oro nella sprint di Lahti, due argenti nella sprint di Seefeld e nella team sprint di Lahti e due bronzi nella team sprint di Falun e nella team sprint di Seefeld.

De Fabiani Francesco – Centro Sportivo Esercito – 21/04/1993
Valdostano di Gressoney St. Jena, è alla quarta partecipazione in un Mondiale dopo Falun 2015, Lahti 2017 e Seefeld 2019. E’ stato medaglia di bronzo nella team sprint di Seefeld con Federico Pellegrino.

IL PROGRAMMA DELLE GARE
Giovedì 25 febbraio
Qualificazioni sprint TC femminile e maschile ore 12.15
Finali sprint TC femminile e maschile – ore 15.15, diretta tv Raispoort ed Eurosport

Sabato 27 febbraio
Skiathlon (7,5 km TC+7,5 km TL) femminile – ore 11.45, diretta tv Raisport ed Eurosport
Skiathlon (15 km TC+15 km TL) maschile – ore 13.30, diretta tv Raisport ed Eurosport

Domenica 28 febbraio
Semifinali team sprint femminile e maschile – ore 11.00
Finale Team sprint femminile e maschile – ore 13.00, diretta tv Raisport ed Eurosport

Martedì 2 marzo
10 km TL femminile – ore 13.15, diretta tv Raisport ed Eurosport

Mercoledì 3 marzo
15 km TL maschile – ore 13.15, diretta tv Raisport ed Eurosport

Giovedì 4 marzo
Staffetta 4×5 km femminile – ore 13.15, diretta tv Raisport ed Eurosport

Venerdì 5 marzo
Staffetta 4×10 km maschile – ore 13.15, diretta tv Raisport ed Eurosport

Sabato 6 marzo
30 km TC mass start femminile – ore 12.30, diretta tv Raisport ed Eurosport

Domenica 7 marzo
50 km TC mass start maschile – ore 13.00, diretta tv Raisport ed Eurosport

Lisa Therese Hauser ha meritatamente colto il titolo iridato a Pokljuka. Nell'ultimo appuntamento iridato la tirolese ha nobilitato una stagione di altissimo profilo con il successo nella mass start slovena, un successo costruito prima con una condotta di gara attenta, quindi con una prestazione al tiro di alto profilo, senza alcun errore, che le consentito di vivere in perfetta solitudine il giro finale, dopo essersi sbarazzata al poligono conclusivo della sorprendente compagna della lettone Baiba Bendika, fin lì ineccepibile prima del doppio errore che l'ha fatta scivolare al nono posto.

Hauser campionessa iridata rientra perfettamente nel racconto di questa stagione, così come il quinto posto di Lisa Vittozzi che aggiunge un altro capitolo alla serie delle occasioni purtroppo mancate in casa Italia. La carabiniera sappadina ha messo in pista una gara pressochè perfetta, con un singolo errore al tiro (0-1-0-0) che le ha permesso di essere sempre a contatto con le migliori: dopo l'ultimo poligono, Lisa si è ritrovata nella scia di Hauser con l'acquolina in bocca. Ma ci hanno pensato le norvegesi a ricacciare indietro la speranza azzurra di rompere il digiuno di medaglie a Pokljuka: prima la coppia Tandrevold-Røiseland, quindi Eckhoff hanno risucchiato l'azzurra per precederla sul traguardo, con Ingrid Tandrevold (0-0-1-0) a prendersi l'argento e Tiril Eckhoff (1-0-1-1) a beffare proprio sul traguardo la rivale Marte Røiseland (0-1-0-0) per prendersi la sesta medaglia iridata e lasciare la connazionale senza allori individuali. E non è solo la stanchezza a far sì che l'ex signorina Olsbu resti a lungo a terra, nella neve.

A seguire da dietro il campionato norvegese, c'è purtroppo Lisa Vittozzi, quinta. Avrebbe meritato anche lei un posto sul podio, ma non è arrivato. E' un'occasione smarrita per strada, ma Vittozzi ha fatto tutto il possibile e l'unica imperfezione nella sua gara è quell'errore al tiro: in altre occasioni il 95% al poligono sarebbe bastato per mettersi al collo una medaglia, non oggi. Ed il trend stagionale in casa Italia in fondo è proprio questo. Ma bisogna anche saper guardare gli aspetti positivi: tra ieri e oggi (e anche nella sprint) Lisa Vittozzi ha dimostrato di esserci, eccome. Da qui deve ripartire e costruire le nuove sicurezze che le consentano di vivere un finale di stagione da protagonista. Ne ha tutte le possibilità e l'ha già dimostrato.

Più fallosa di lei al tiro Dorothea Wierer (1-0-1-1), ottava e protagonista di una gara di rara generosità, costantemente a dettare il ritmo (anche nella prima tornata) e a spingere a fondo per recuperare. Una gara in rincorsa che rispecchia a sua volta il tema stagionale, all'inseguimento di una condizione fisica che forse solo ora sembra essere quella giusta. Una prestazione sugli sci che non è stata sorretta a dovere dal tiro (con 3 errori sul podio ci sali solo se ti chiami Eckhoff): evidentemente non era stagione, non era Mondiale.
A separare le due azzurre, ci sono Franziska Preuss (1-0-1-0) ed Hanna Öberg (1-0-1-0), di fatto mai in gara a loro volta per le posizioni che contano, anche per la stanchezza che è sembrata affiorare.

Cala il sipario sulla Pokljuka al femminile: dopo anni l'Italia resta a secco, la delusione affiora. Ma i segnali in qualche modo positivo - per chi sa e vuole leggerli - in fondo non sono mancati. Ovvio, con qualche metallo l'umore sarebbe stato migliore, ma troppi elementi ci indicano che anche il destino non ha guardato (come avvenuto invece in passato) verso le nostre ragazze.

 

La classifica finale

La Norvegia dà spettacolo a Pokljuka dominando la staffetta maschile e conquistando il primo successo stagionale nel format dove più conta, nel contesto dei Campionati del Mondo. Dopo il ritorno al successo delle compagne in mattinata, anche gli uomini sono saliti sul gradino più alto del podio della staffetta maschile. La chiave di volta è stata già la prima serie in piedi di Sturla Laegreid che ha creato quel gap incolmabile per la concorrenza, perché i fratelli Tarjei e Johannes Bø hanno permesso a Vetle Christiansen, all’esordio nella competizione, di poter amministrare la propria frazione con ampio margine, involato verso la medaglia d’oro, la sesta della manifestazione, utilizzando complessivamente 8 ricariche.

Nella bagarre per il podio, dove ben cinque nazioni sono arrivate a giocarsi gli altri due gradini rimasti sono Svezia e Russia a prendersi rispettivamente la medaglia d’argento, grazie a due sontuosi poligoni di Sebastian Samuelsson, che gli hanno permesso nell’ultimo giro di sopravanzare il russo Eduard Latypov che invece ha utilizzato una ricarica: per gli svedesi il distacco finale è pari a 33.1 secondi, 50.9” il ritardo dei russi dalla Norvegia. Tra le nazioni in lotta c’erano anche Francia e Italia: se i transalpini c’è grande delusione per la prova odierna chiusa in quarta posizione, per gli azzurri il rammarico è quello di aver lottato per le medaglie dall’inizio alla fine, ma pesano sul bilancio odierno le 14 ricariche utilizzate e i due giri di penalità in cui sono incorsi Tommaso Giacomel e Dominik Windisch al termine delle rispettive serie in piedi. Italia sesta a 1”35.5” dai vincitori, preceduti dal quartetto ucraino, il più preciso al poligono con la Germania (settima ma mai in gara per le posizioni prestigiose) con quattro ricariche utilizzate.

Finisce così una staffetta che in avvio sembrava destinata a vivere del confronto tra Norvegia e Francia. Ma ben presto la Norvegia ha preso il largo e nella lotta per il podio ci sono stati grossi rimescolamenti di posizioni: un superlativo Didier Bionaz e Lukas Hofer tengono il passo di Guigonnat e Fillon Maillet, anzi quest’ultimo forza nella serie in piedi ed è costretto al giro di penalità. Hofer, che ha fatto ricorso a cinque ricariche, passa il testimone a Giacomel con 12.4 secondi dalla testa in compagnia dell’ucraino Pidruchnyi.

Il terzo quarto di gara è quello che cambia gli scenari nella rincorsa per la medaglia azzurra: se Johannes Boe crea un ottimo gap con due ottimi poligoni, utilizzando una sola ricarica, il trentino Tommaso Giacomel dopo aver trovato nella serie a terra è costretto al giro di penalità nella serie in piedi e l’Italia si trova in ultima frazione al quarto posto, distanziati di 16 secondi dalla medaglia virtuale di Loginov ma in compagnia di Francia e Svezia che hanno condotto una bella rimonta con Desthieux e Ponsiluoma.

Mentre Christiansen gestisce bene la serie a terra, mancando due bersagli nella serie in piedi, alle sue spalle c’è grande lotta. L’ucraino Dudchenko si fa rimontare dal russo Latypov e dal terzetto composto da Jaquelin, Samuelsson e Dominik Windisch, tutti precisi nella serie a terra. In piedi è lo svedese Samuelsson a trovare lo zero e a riportare la Svezia al secondo posto, conquistando la quinta medaglia di questi campionati: Jacquelin utilizza tre ricariche, Windisch purtroppo entra a sua volta nel giro di penalità e una Italia gagliarda e ambiziosa chiude al sesto posto finale, precedendo Germania e Slovenia.

La FISi ha annunciato gli azzurri convocati per quello che sarà un Mondiale storico per la combinata nordica. Ad Oberstdorf, infatti, verranno assegnate per la prima volta anche le medaglie femminili. Per la gara femminile il direttore agonistico Federico Rigoni ha convocato tre atlete: Daniela Dejori, Annika Sieff e Lena Prinoth. Le tre azzurre gareggeranno nello storico evento in programma sabato 27 febbraio. Non ci sarà purtroppo Veronica Gianmoena, che in passato ha già partecipato ai Mondiali ma nel salto e sognava di poter essere presente alla prima storica edizione della combinata nordica. Purtroppo un infortunio subito due settimane fa a Predazzo non le permetterà di esserci. Ad accompagnare le atlete ci saranno i tecnici Ivo Pertile, Francesco Benetti e Veronika Broll.

Quattro invece i convocati per le competizioni maschili. In questo caso il programma si aprirà con la Gundersen dal trampolino HS106 il 26 febbraio. Domenica 28 febbraio è in programma la gara a squadre, sempre sul trampolino HS106. Quindi giovedì 4 gennaio si gareggerà nella Gundersen dal trampolino HS137. Il programma si chiuderà sabato 6 marzo con la team sprint sempre dal HS137. Per l'Italia saranno al via Samuel Costa, Aaron Kostner, Raffaele Buzzi ed Alessandro Pittin, con i tecnici Danny Winckelmann, Ivan Lunardi, Luca Rigoni, Francesco Mich e Pietro Frigo.

Arrivano dal salto con gli sci i primi convocati per i Mondiali di Sci Nordico in programma ad Oberstdorf dal 24 febbraio al 7 marzo. Il direttore tecnico Federico Rigoni ha convocato quattro uomini e due donne.

Al Mondiale tedesco saranno al via quindi Daniel Moroder, Francesco Cecon, Alex Insam e Giovanni Bresadola per le gare maschili, mentre tra le donne toccherà a Lara Malsiner e Jessica Malsiner. Purtroppo non vi sarà Manuela Malsiner che ha subito un infortunio alcune settimane fa. La scelta della direzione agonistica, su indicazione della FISI, è stata di dare comunque spazio agli giovani almeno per la gara dal trampolino piccolo per dare loro l'opportunità di fare esperienza e crescere con vista sull'obiettivo Milano-Cortina 2026. Ancora non è stato deciso se l'Italia prenderà il via alla prova a squadre maschile, mentre è già certa l'assenza a quella femminile. Gli azzurri saranno sicuramente sul trampolino per la gara a squadre mista.

IL PROGRAMMA
Il calendario si aprirà mercoledì 24 febbraio con le qualificazioni femminili dall’HS106, seguite dalla finale di giovedì 25 febbraio. Venerdì 26 febbraio sarà il turno della prova a squadre femminile, nello stesso giorno si svolgeranno le qualificazioni maschili, a cui seguirà la finale sabato 27 febbraio, mentre domenica 28 febbraio è prevista la prova a squadre mista. Martedì 2 marzo comincia il programma sul trampolino HS137 con le qualificazioni femminili, il giorno successivo è prevista la finale, Giovedì 4 marzo ecco le qualificazioni maschili, con finale sabato 6 marzo. Chiusura domenica 7 marzo con la gara a squadre maschile.

Non è arrivata la medaglia che sognava, ma a Pokljuka Dorothea Wierer ha vinto la coppa di specialità individuale, pari merito con Hauser. Un premio che l’azzurra ha nettamente meritato in quanto senza lo scarto avrebbe vinto la coppa da sola.

Una trofeo che Wierer vinse già nel 2016, ben cinque anni fa. Da quel successo sono arrivate altre due coppe di specialità più i due globi di cristallo della classifica generale, oltre a tre ori mondiali.

L’azzurra ha commentato questo suo successo al microfono dell’IBU in un’intervista divertentissima, con una Dorothea di buonissimo umore, che nella sua simpatia ha ricordato a tutti perché è così tanto stimata sia dentro che fuori la pista. «È bello vincere qualcosa (ride, ndr). È stata ed è tutt’ora una stagione molto dura per me, devo combattere molto duramente in ogni gara quest’anno ed è bello aver vinto qualcosa qui (ride, ndr)».

Wierer è tornata sulla sua stagione e quel successo ottenuto all’esordio di Kontiolahti, nonostante fosse molto lontana dalla miglior condizione. «In Finlandia ero stata molto brava al tiro, ma non mi trovavo in forma. Venivo da un autunno per me molto difficile e non mi ero mai sentita in buone condizioni. Solo dopo quattro o cinque gare mi sono sentita ok, ma quest’anno non ho mai raggiunto la miglior forma».

L’azzurra è tornata sulle difficoltà delle quali ci aveva parlato già dopo la staffetta mista, per poi scherzarci su: «Poco prima di venire qui a Pokljuka sono anche stata male. La prima gare l’ho fatta pur stando male e alla fine ero morta, anche la sto sentendo. Ma è un mondiale e devi lottare per ogni secondo. Sento però che le cose stanno andando un po’ meglio e non vedo l’ora che la stagione finisca presto (ride, ndr)».

Infine Wierer ha commentato questa vittoria da condividere con Hauser: «È molto strano dividere la coppa. Ci sono state appena tre gare ed anche uno scarto. Ma è meglio vincere qualcosa assieme ad un’altra atleta che non vincere nulla. Lisa è veramente molto forte, è straordinario quanto sia competitiva sugli sci quest’anno. L’ha veramente meritata (questa coppa, ndr), anzi forse l’ha meritata più di me».

E' Marketa Davidova la nuova campionessa mondiale della 15km individuale. La ventiquattrenne ceca cresciuta sulle sponde del fiume Neisse si è inventata la miglior prestazione della carriera nel format, proprio sulle nevi che due anni abbondanti or sono le avevano regalato il primo podio della carriera, sempre nell'individuale.

Nessun errore al tiro ed una prestazione solida sugli sci (sesto tempo assoluto) hanno consentito alla promettente ceca di cogliere il secondo successo della carriera ma soprattutto di mettersi al collo la prima medaglia personale ai Mondiali che va a fare il paio con il bronzo raccolto dodici mesi fa ad Anterselva nella staffetta mista. Per la Repubblica Ceca è un ritorno sul trono iridato quattro anni dopo la vittoria nella sprint di Gabriela Koukalova.

Sul traguardo Davidova ha difeso 27"9 di margine nei confronti della svedese Hanna Öberg (0-0-1-0) che dopo le difficoltà nelle gare del fine settimana ha ritrovato lo smalto apparentemente smarrito e mancato l'appuntamento con l'oro (già conquistato sul palcoscenico olimpico coreano del 2018) solo per l'errore commesso nella terza sessione di tiro.

Un errore al poligono anche per Ingrid Tandrevold (0-1-0-0) che ha saputo sostituire in prima fila le big norvegesi con un terzo posto che, per dirla con le sue parole, "vale un successo": il distacco di 1'04 dalla testa fa scendere dal podio l'austriaca Lisa Hauser, in linea per la vittoria fino al poligono conclusivo ma incappata negli unici due errori di giornata sui due bersagli finali. 

Una medaglia di legno che brucia (0-0-0-2 e +1'57 per lei) ma che permette alla tirolese di Kitzbühel di mettere le mani sulla prima coppetta di specialità, in coabitazione con una Dorothea Wierer oggi nona per via dell'errore commesso in ciascuno dei due poligoni della seconda parte di gara (0-0-1-1). Con lo scarto a disposizione in questa stagione anomala, il cammino delle due è stato il medesimo: Doro vincente a Kontiolahti e quarta ad Anterselva; Hauser vincente ad Anterselva e quarta a Pokljuka. Inutile ma significativo dire che lo scarto va a tutto vantaggio di Hauser, 38ima al debutto stagionale. Ma tant'è.

Il concretizzarsi della coppetta di specialità (la quarta della carriera in totale) permette a Wierer di digerire meglio il nono posto finale e la mancata difesa del titolo iridato di Anterselva. Per quanto visto oggi, a Dorothea sarebbe servito lo zero per salire sul podio mentre per l'oro - di fronte a questa Davidova - ci sarebbe stato ben poco da fare. Con i se e con i ma non si fa nulla ed è sempre meglio fare riferimento alla realtà di una gara che ha visto Wierer piuttosto positiva sugli sci (17° tempo: un minuto di divario da Eckhoff su 15km ci sta) ed accorta più del solito al tiro, dove si è presa più tempo nel tentativo (vano, a posteriori) di uscire senza errori. Manca ancora un po' di forza e stabilità sulle gambe, ma il trend può dirsi positivo dopo la partenza iridata e la detentrice delle due ultime coppe del mondo sembra destinata a stare ancora meglio domenica, nella mass start finale.

Tra Hauser e Wierer si sono quindi inserite la russa Svetlana Mironova (0-0-1-1 a 2'05), la svizzera Selina Gasparin (1-0-0-1 a 2'09), la tedesca Franziska Preuss (0-1-0-1 a 2'14) e l'altra - sorprendente - elvetica Irene Cadurisch (0-0-0-1, +2'15), in linea per il podio fino all'ultimo poligono.

Scorrendo la classifica, ventesimo posto per Marte Røiseland (0-0-1-2) seguita a poca distanza da Tiril Eckhoff (1-1-2-0, 23ima) mentre in casa Italia si registra la terza prova a punti per una convincente Michela Carrara (1-1-0-0) che si è conquistata il trentunesimo posto finale. Ancora quattro errori invece nel referto di Lisa Vittozzi (2-1-1-0) che non è riuscita ad andare oltre il 38° posto, con Federica Sanfilippo ottantetreesima (2-1-3-2) seguita da Irene Lardschneider (2-2-0-2).

 

La classifica finale

Splendide notizie dalla Finlandia dove si stanno svolgendo i Campionati Mondiali di categoria a Vuokatti.

L'Italia maschile ha colto una splendida medaglia di bronzo con grande carattere nella staffetta 4x5km juniores. Il fiemmese Fabio Longo, il fassano Alessandro Chiocchetti, il friulano Luca Sclisizzo e il bellunese Elia Barp sono stati grandi protagonisti della gara che ha visto prendersi l'oro la Norvegia e l'argento i padroni di casa della Finlandia.

Nella prima frazione in tecnica classica, Longo tiene bene il gruppo di testa, cambiando con qualche metro di svantaggio in 6^ posizione. 

In seconda, Chiocchetti è sontuoso nel rientrare in vetta alla gara e risponde benissimo all'attacco del fortissimo norvegese Jonas Vika (13° nella cronometro in classico ai campionati nazionali assoluti di Trondheim!), che aveva ricevuto il cambio da Edvard Sandvik. La Norvegia guadagna poco ma in maniera decisiva ai fini della medaglia d'oro. Il 18enne, 15° nella sprint, cambia perfettamente in linea per le medaglie dietro al russo Alexander Ivshin e al finnico Niko Anttola.

Metà gara e cambio di tecnica. La Norvegia chiude la contesa con la medaglia d'oro della 10 skating a cronometro Martin Kirkeberg Mørk, il quale consolida il vantaggio definitivo. Al terzetto in lotta per argento e bronzo al cambio, si aggiungono la Germania con un trascinante Jan-Friedrich Dörks e gli Stati Uniti con Will Koch, figlio d'arte del celebre Bill. Una volta ricompattati, è il russo Nikita Rodinov ad allungare la pattuglia, poi è proprio il tedesco a non contentarsi e andarsene di prepotenza. Sclisizzo soffre ma reagisce bene rimanendo con il finlandese Eemil Helander e lo scavalca al cambio in 4^ posizione.

Ultima frazione con un avversario decisamente proibitivo per Barp come il finlandese Alexander Stahlberg, argento ieri nella 10 skating, e il russo Sergey Volkov. La Norvegia riesce ad amministrare con il figlio d'arte Lars Agnar Hjelmeseth il vantaggio non enorme costruito in precedenza e taglierà il traguardo in solitaria. Dietro le cose si fanno interessanti con la Germania che viene ripresa subito e staccata a metà frazione. E' il veneto classe 2002 ad aumentare il ritmo dopo il passaggio allo stadio, poi sulle ultime salite Volkov attacca con irruenza e Stahlberg risponde. Barp inizialmente si stacca ma non molla e nel finale riprende il russo volato via dal finlandese. In volata ne ha di più con Volkov che lo chiude anche in maniera abbastanza scorretta, inserendosi nella stessa corsia di destra. Elia lo sorpassa nonostante tutto e per un soffio è bronzo Italia!

Note statistiche. La medaglia dello stesso colore era stata vinta anche un anno fa a Oberwiesenthal con un quartetto completamente diverso composto da atleti tutti del 2000 che sono saliti in categoria U23. C'è qualità nel movimento dello sci di fondo italiano. A livello juniores è la 18^ medaglia iridata per l'Italia, il cui medagliere storico arriva a 4 ori, 4 argenti e 10 bronzi.

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