Redazione

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Predazzo (TN) sabato 23 aprile 2016.

Il Gruppo Sciatori Fiamme Gialle di Predazzo, in collaborazione con la Scuola Alpina della Guardia di Finanza, il Centro Ricerca Sport Montagna e Salute di Rovereto e la Scuola dello Sport CONI di Trento, organizza l’8^ edizione del Convegno Nazionale di Formazione “Giovani, Sport e Montagna”. L’evento, che rientra nell’ambito delle numerose iniziative promosse dalle Fiamme Gialle a favore dei giovani verso una sana cultura sportiva, avrà luogo sabato 23 aprile 2016, a partire dalle ore 08:30, presso la Sala Cinema della Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo (TN).

La maturazione sportiva del giovane atleta: quando il talento non basta”, sarà questo il tema principe del convegno al quale interverranno moderatori e relatori di altissimo livello come Hans Crister Holmberg, responsabile dello Swedish Center for Winter Sports di Oestersund (Svezia), Rossana Ciuffetti, Direttore della Scuola dello Sport del CONI, Antonio La Torre, Docente di Scienze Motorie presso l’Università degli Studi di Milano, Giorgio Cagnotto, Commissario Tecnico della Squadra Nazionale italiana di tuffi, Roberto Manzoni, Coordinatore Scuola Tecnici Federali della Federazione Italiana Sport Invernali,Arsenio Veicsteinas, Presidente della Conferenza Nazionale Corsi di Laurea Scienze Motorie, Claudio Robazza, Docente di Scienze Motorie presso l’Università di Chieti, Dario Broccardo, Coordinatore attività giovanile della Federazione Ciclistica Italiana, Giorgio Baroni, Responsabile del settore giovanile-pista lunga della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio, Sandro Pertile, Direttore Sportivo Prove Nordiche della Federazione Italiana Sport Invernali e Andro Ferrari, Coni Trentino.

Il Responsabile Scientifico del convegno è il Prof. Federico Schena, Direttore del Centro Ricerca Sport Montagna e Salute di Rovereto.

Questa 8^ edizione del convegno “Giovani, Sport e Montagna” si propone di stimolare un confronto fra relatori e partecipanti sui temi della maturazione sportiva dei giovani e sul talento, passando, senza soluzione di continuità, dalle basi teoriche dei laboratori di ricerca alle applicazioni sul campo di gara. Il convegno sarà suddiviso in due sessioni al mattino, dedicate al contesto internazionale e alle esperienze italiane, mentre nel primo pomeriggio vi sarà una tavola rotonda che permetterà ai partecipanti di intervenire con domande, opinioni e con il confronto delle proprie esperienze.

L’iscrizione al convegno è gratuita previa registrazione, entro giovedì 21 aprile, sul sito www.convegnosport.it

Organizzata dalle Fiamme Gialle a Predazzo l’8^ edizione del Convegno Nazionale di Formazione “Giovani, Sport e Montagna”

La maturazione sportiva del giovane atleta: quando il talento non basta”, questo il tema dell’evento che ha offerto ai partecipanti la discussione e l’approfondimento di tematiche trasversali attraverso una riuscita contaminazione di studi ed esperienze derivanti da diverse discipline sportive.

Il convegno è stato aperto dai saluti di benvenuto del Tenente Colonnello Fabio Mannucci, Vice Comandante della Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo (TN), che ha sottolineato l’orgoglio della Scuola nell’ospitare questo evento e ricordato, fra le numerose iniziative a favore dei giovani e dello sport rese possibili grazie al contributo della Scuola Alpina, il “Progetto 100 classi in montagna” organizzato insieme al Coordinamento Attività Sportive della Provincia Autonoma di Trento e il CONI trentino. La parola è poi passata al Comandante del Centro Sportivo della Guardia di Finanza, Generale di Brigata Giorgio Bartoletti, che ha ringraziato gli oltre 250 partecipanti e le numerose Autorità civili, sportive e militari intervenute per questa 8^ edizione di un Convegno che è ormai diventato un appuntamento di altissimo livello nel panorama nazionale della formazione dedicata agli sport della montagna (ma non solo). Il Generale Bartoletti, nel salutare i Presidenti della Federazione Italiana Sport Invernali, Flavio Roda, e della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio, Andrea Gios, presenti in sala insieme a numerosi tecnici federali, ha sottolineato l’importanza dei giovani nella nostra società e ricordato la complessità delle funzioni dei tecnici/allenatori. “Il convegno di oggi – ha ribadito il Gen. Bartoletti – è anche un importante momento di riflessione sulla figura dei tecnici e sull’enorme patrimonio umano e sportivo che essi si trovano a gestire”. Nel corso del suo intervento,IlComandante del Centro Sportivo ha anche voluto ricordare con commozione e con grande rispetto il Generale Carlo Valentino, già Comandante della Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo e del Gruppo Sciatori Fiamme Gialle nonché Past-President della F.I.S.I., scomparso lo scorso 21 gennaio dopo una vita intensa ed eclettica dedicata per buona parte al mondo degli sport invernali e della montagna. La platea ha osservato un minuto di silenzio in sua memoria, concludendo con un caldo applauso il ricordo della figlia Micaela, che ha emozionato i presenti raccontando le tappe salienti della vita del padre.

L’inizio dei lavori del convegno, al quale hanno preso parte anche Sergio Anesi, Membro della Giunta Nazionale del CONI, eGiorgio Torgler, Presidente del CONI trentino, è stato introdotto dal responsabile scientifico del seminario, il Prof. Federico Schena, Direttore del Centro Ricerca Sport Montagna e Salute di Rovereto, che ha sottolineato il profilo internazionale di questa edizione che ha fornito indicazioni metodologiche ed esempi da applicare a tutto il mondo dello sport  mettendo insieme attività di ricerca ed esperienze sul campo. Lo spessore internazionale del convegno è stato dato dalla presenza, in qualità di relatore, dello svedese Hans Crister Holmberg, responsabile dello Swedish Center for Winter Sports di Östersund, uno dei più grandi ricercatori al mondo nel campo delle scienze dello sport, direttore del Centro di Ricerca del Comitato Olimpico svedese, sia per gli sport invernali che estivi, e docente presso le università di Östersund (Svezia), Vancouver (Canada) e Tromsø (Norvegia). Nel corso della giornata si sono susseguite le relazioni di qualificate ed illustri personalità come Rossana Ciuffetti, Direttrice della Scuola dello Sport del CONI, Antonio La Torre, Docente di Scienze Motorie presso l’Università degli Studi di Milano, Giorgio Cagnotto, Commissario Tecnico della Squadra Nazionale italiana di tuffi, Roberto Manzoni, Coordinatore Scuola Tecnici Federali della Federazione Italiana Sport Invernali, Claudio Robazza, Docente di Scienze Motorie presso l’Università di Chieti, Dario Broccardo, Coordinatore attività giovanile della Federazione Ciclistica Italiana, Giorgio Baroni, Responsabile del settore giovanile-pista lunga della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio, Sandro Pertile, Direttore Sportivo Prove Nordiche della Federazione Italiana Sport Invernali e Andro Ferrari, dirigente del Coni Trentino.

Il convegno, che rientra nell’ambito delle numerose iniziative promosse dalle Fiamme Gialle a favore dei giovani verso una sana cultura sportiva, ha visto la presenza di oltre 250 persone fra tecnici, dirigenti sportivi, studenti e ricercatori universitari, atleti e appassionati di sport, in particolare quelli invernali.

Jarno Varesco ricorda cos’è cambiato negli anni, le gioie del passato e le aspettative future

Enrico Zen, Daniele Bergamo, Francesco Avanzo, Christiane Koschier e tanti altri al via della gara

Il responsabile nazionale ACSI Ciclismo Emiliano Borgna parteciperà alla decima edizione

 

La Marcialonga Cycling Craft del 12 giugno sarà “dominata” da atleti di elevato calibro, venuti a celebrare la decima edizione della seconda gemma di Fiemme e Fassa (TN). Ma il ciclismo e gli eventi Marcialonga sono soprattutto contraddistinti dalla passione, degli organizzatori in primis i quali coccolano i propri concorrenti con rendez-voussu misura, ma anche degli atleti che vi partecipano, come Jarno Varesco, il quale si schiererà ai nastri di partenza dell’evento trentino per la decima annata consecutiva. Per l’occasione, abbiamo raccolto le sue impressioni ed un bilancio generale sulla manifestazione fatto proprio dal fiemmese: “Rispetto alla prima edizione, per così dire “sperimentale”, ho notato che l’organizzazione della gara è andata perfezionandosi, migliorandosi sia dal punto di vista gestionale che come numero di partecipanti provenienti anche da paesi esteri. L’assistenza prima, durante e dopo la competizione è una garanzia quando si parla di Marcialonga, assicurata anche grazie al gran numero di volontari. Ricordo a tal proposito un’annata nella quale la pioggia presente sin dalla partenza si trasformò in neve, l’organizzazione agì celermente sospendendo la manifestazione e mettendo così al primo posto la sicurezza degli atleti, andandoli a ‘recuperare’ lungo il tracciato e mettendo loro a disposizione ogni necessità, una decisione non da poco che dimostrò serietà e professionalità. Per un valligiano di Fiemme la Marcialonga ha un fascino particolare, non importa se con gli sci, in bicicletta o a piedi, transitare nella tua terra dà sempre una grande emozione, come passare lungo i vari Passi, Lavazè, San Pellegrino e Valles, strade e salite meravigliose che ti restano nel cuore. Penso che i tracciati di gara vadano incontro alle esigenze di tutti, permettendo ai più allenati di mettersi alla prova con salite dure e ai meno allenati di portare tranquillamente a termine la corsa con il percorso ‘medio’. Dell’edizione in cui vinsi, la quarta, ricordo il freddo, la pioggia e la neve in cima a Passo Valles… le mani che nelle discese tenevano a stento il manubrio, ma la soddisfazione di vedersi in testa, sentire l’incitamento dei tuoi cari e paesani lungo le strade e poter leggere il proprio nome sull’albo d’oro della manifestazione di casa mi ha riempito d’orgoglio. Ammetto che le mie caratteristiche mi predispongono ad impegnarmi nel percorso ‘lungo’, anche perché mi piace molto, tuttavia penso che deciderò il giorno stesso anche in base alla situazione meteo e alle mie sensazioni. Spesso, avere troppe aspettative porta a raccogliere poco… Saranno presenti molti specialisti delle granfondo, la seconda parte del percorso da Predazzo all’arrivo può essere molto selettiva, distanza e dislivello si faranno sentire nelle gambe, spero di riuscire a rimanere con i primi sino alla fine. Mi auguro inoltre ci sia una bella giornata di sole”.

Tra gli iscritti figura anche il bassanese Enrico Zen, abile scalatore e spesso mattatore quando si tratta di gareggiare in Trentino, nonché vincitore della scorsa edizione della Marcialonga Cycling Craft nel percorso ‘granfondo’ di 135 km, e giunto 2° nel 2013. Al via anche il bolognese Luigi Salimbeni, decisamente “in forma” dopo gli ultimi successi granfondistici e 2° nel 2014 nel percorso ‘mediofondo’ della Cycling Craft, il trentino Daniele Bergamo, fenomenale mediofondista e 3° all’arrivo lo scorso anno, e ancora Michele Bencivenni e Jacopo Padoan, l’ottimo Francesco Avanzo, quindi Fabio Tibaldo, il “leone monregalese” Leonardo Viglione, Roberto Griot, 2° nel 2010 e tanti altri che concederanno l’effetto sorpresa, iscrivendosi all’ultimo.

Le donne non saranno da meno, schierandosi al via con Alexandra Hober, vincitrice del ‘mediofondo’ della prima edizione della Marcialonga Cycling Craft targata 2007, Daniela Passalacqua, prima nel 2013, la velocista Christiane Koschier alla ricerca di una vittoria dopo due secondi posti alla sfida di Fiemme e Fassa, Nicole Heuts, Marina Ilmer e Claudia Wegmann, classificatasi sul gradino più basso del podio nelle edizioni 2010, 2012 e 2013.

Tra i partecipanti alla decima edizione figura anche il responsabile nazionale ACSI Ciclismo Emiliano Borgna, a rappresentare non uno ma ben due challenge di cui la Marcialonga Cycling Craft fa parte, il Campionato Nazionale ACSI e lo Zero Wind Show. Il terzo circuito di appartenenza sarà internazionale, proprio come il brand Marcialonga, ovvero il Gran Fondo World Tour.

Info: www.marcialonga.it

L’ultima tendenza? Conservare la neve per utilizzarla ad hoc in estate. E’ quello che succederà a Livigno in occasione del Trofeo delle Contrade, il 26 agosto, quando la neve stoccata dall’inverno servirà per trasformare il centro in un grande anello di sci di fondo. 

Un evento da non perdere che prepara alla stagione autunnale dello sci nordico, al via già da ottobre. 

Livigno (So), 3 giugno 2016

Lo scorso anno è stato un successo. Lo show dello sci di fondo in piena estate è piaciuto e ha coinvolto anche big di questo sport come il campione norvegese Petter Northug. Quest’anno Livigno riproporrà lo spettacolo il 26 agosto, quando si disputerà la 36esima edizione del Trofeo delle Contrade, storico evento che vede scendere in pista i contradaioli livignaschi con sci e abiti d’epoca, impegnati in uno sprint cittadino che si snoda tra le vie dello shopping. 

La neve che verrà utilizzata per predisporre il tracciato, è stata stoccata in questi mesi nella piana centrale del paese e ricoperta dapprima con segatura e successivamente con un telo geotermico, che isola dalla temperatura dell’aria e che riflette i raggi solari. 
Tutto ciò prende il nome di “snowfarm”, ovvero il modo di conservare la neve prodotta in inverno durante l’estate per renderla fruibile ad hoc. Una volta tolta la copertura, la massa di neve sarà lavorata con i gatti delle nevi, portata in centro e battuta con la tradizionale impronta a binario per lo svolgimento della gara. 

Livigno non rinuncia dunque al suo ruolo di località invernale neppure in estate, cercando di trasferire agli ospiti la passione e l’amore per gli sport legati al mondo della neve. Il fondo in particolare è la prima disciplina sportiva che il Piccolo Tibet valtellinese affronta in autunno e agli inizi dell’inverno, quando molte squadre nazionali cercano i 1816 mt di quota Livigno per iniziare ad allenarsi (lo scorso anno sono arrivate le Nazionali italiana, russa, polacca. svizzera, norvegese).

Grazie all’altitudine del paese e delle piste di fondo, già da ottobre è possibile iniziare a predisporre una parte dei tracciati dedicati allo sci nordico, che sono anche coperti anche da un impianto di innevamento programmato. In questo modoLivigno è diventata negli anni, il punto di riferimento per la preparazione autunnale in vista delle prime gare di Coppa del Mondo e delle granfondo internazionali. 

Il fatto di aprire alcune piste di fondo in autunno, oltre a richiamare gli atleti di tutto il mondo, è un’attrattiva anche per i turisti e gli appassionati di questo sport, che possono sciare fianco a fianco con gli atleti più forti del mondo e anche sfruttare la possibilità di provare l’ultima attrezzatura grazie agli ski-test che vengono organizzati. 

Al termine di un autunno a tutto sci di fondo, Livigno propone il 3 dicembre La Sgambeda, una gara classica delle granfondo di inizio stagione, che richiama migliaia di appassionati (per maggiori info:/www.lasgambeda.it).
Dal 1 giugno sono aperte le iscrizioni e tutti i partecipanti delle ultime cinque edizioni de La Sgambeda avranno diritto a una riduzione del 30% sulla quota d’iscrizione 2016. Per accedere allo sconto, una volta completata l’iscrizione online, sarà sufficiente inserire il codice sconto, inviato via email, nel box dedicato. La promozione è valida fino al 31 luglio 2016. 

Poche ore fa a Cancun, in Messico, sono stati assegnati, oltre a quelli di sci alpino a Cortina, anche i mondiali delle altre discipline che sono stati così attribuiti:

-) Mondiali di volo 2020 a Planica (SLO), candidata unica; i

-) Mondiali di sci nordico 2021 a Oberstdorf (GER), candidata con Planica (SLO) e Trondheim (NOR); 

I risultati delle votazioni per i mondiali di sci nordico 2021
Oberstdorf: 11
Trondheim: 4
Planica: 2
 
-) i Mondiali di freestyle e snowboard 2021 a Zhangijakou (Cina), candidata unica.

Enrico Zen, Alexandra Hober, Jacopo Padoan e Astrid Schartmüller sono i “Signori delle Cime” che oggi si sono imposti alla 10.a Marcialonga Cycling Craft, di scena a Predazzo e nelle valli trentine di Fiemme e Fassa. 1527 gli iscritti da 17 nazioni di tutto il mondo, oltre 1200 i partenti nonostante le previsioni meteo tutt’altro che favorevoli. Alla fine, però, tutti i partecipanti hanno potuto godersi un po’ di sole lungo i percorsi da 135 km e 80 km allestiti alla perfezione dal comitato organizzatore. Giove Pluvio, infatti, si è ridestato soltanto nella parte finale dell’itinerario lungo, con qualche acquazzone che non ha certo rovinato la festa ai granfondisti per il decennale della gara.

A festeggiare nel percorso lungo è stato il vicentino Enrico Zen, che ha bissato il successo del 2015 trionfando in solitaria sul tracciato da 135 km e 3279 metri di dislivello, con le salite di Monte San Pietro e dei passi di Lavazé, San Pellegrino e Valles e dunque con passaggi anche in Alto Adige e nel Bellunese. In campo femminile vittoria alla altoatesina Hober (ex mtb) che si era già imposta nel mediofondo a Predazzo nel 2007, mentre per quanto riguarda il mediofondo – 80 km e 1894 metri di dislivello - i successi sono andati al torinese Jacopo Padoan e alla tedesca, ma altoatesina d’adozione Astrid Schartmüller, che si è portata a casa la vittoria numero tre alla  Marcialonga Cycling Craft dopo gli acuti nel granfondo 2014 e nel mediofondo 2009.

L’edizione numero 10 della Marcialonga Cycling Craft si è aperta alle 8.00 quando il sole ha iniziato a far capolino dalle nubi sopra Predazzo, illuminando i granfondisti allineati allo start. Come sempre l’attraversamento della Val di Fiemme ha visto i corridori procedere in gruppo e scaldare la gamba in vista delle salite dolomitiche in programma, due nel mediofondo e ben quattro nel granfondo. Appena attaccata l’ascesa verso Aldino e Monte San Pietro si sono portati al comando cinque atleti, mentre chi puntava al bersaglio grosso sull’itinerario lungo rimaneva coperto nelle immediate retrovie. Così, tornante dopo tornante, Jacopo Padoan, Daniele Bergamo, Francesco Avanzo, Alessandro Bianchin e Eduard Rizzi scavavano un gap che dietro nessuno riusciva o voleva ricucire. Sulle pendenze da doppia cifra del Lavazè Padoan poi accelerava e iniziava una lunga fuga, terminata poi sul traguardo di Predazzo con il successo nell’itinerario medio con il tempo di 2h 14'44’’. Il trentino Daniele Bergamo ha concluso a 2’18’’ dal vincitore, con il terzo posto appannaggio del trevigiano Alessandro Bianchin che ha battuto Avanzo nello sprint per la piazza d’onore. In campo femminile, invece, successo in solitaria per l’altoatesina Astrid Schartmüller che ha regolato Marina Ilmer e la romagnola Marica Tassinari.

Mentre i vincitori del mediofondo ricevevano i fiori dalla Soreghina Gessica Defrancesco, il sole cominciava a farsi da parte per lasciar spazio alle nubi e i protagonisti del “granfondo” lasciavano Moena per attaccare San Pellegrino e Valles in rapida successione. Dopo i primi tornanti, la selezione “naturale” riduceva il gruppo dei migliori da una quindicina a quattro unità, con in testa specialisti delle granfondo alpine e dolomitiche come Enrico Zen, Luigi Salimbeni, Davide Lombardi cui si aggiungeva anche il toscano Fabio Cini. In un continuo susseguirsi di brevi scrosci di pioggia e tratti asciutti i quattro hanno approcciato anche il Valles, dove Cini ha preferito andare del proprio passo senza seguire il ritmo di Zen e del duo del Cicloteam San Ginese Lombardi-Salimbeni. Zen, però, ha voluto evitare di finire nella morsa della coppia di avversari e così ha deciso di attaccare a inizio salita. Ma dopo l’attacco Zen non ha fatto il vuoto, visto che il gap con Salimbeni si attestava sui 10-15’’, mentre rimaneva più attardato il duo Lombardi-Cini. In cima alla salita il margine per il vicentino non era tranquillizzante e così nella lunga picchiata attraverso il Parco di Paneveggio Zen ha dovuto dare tutto per non farsi raggiungere dagli avversari, che nel frattempo diventavano tre, visto il ricongiungimento fra Cini, Salimbeni e Lombardi. Lo sforzo di Zen alla fine ha pagato e il vicentino si è presentato da solo sul traguardo di Predazzo facendo, proprio come lo scorso anno, l’aeroplanino dopo 4h 10’ 4’’ di gara. “Sono le ultime due salite che decidono la corsa, siamo andati via in quattro sul San Pellegrino e poi ho provato sul Valles e sono riuscito a mantenere il margine fin qui all’arrivo. Complimenti all’organizzazione: hanno dato modo a migliaia di persone di divertirsi con strade perfette, senza macchine e pericoli su tutto il percorso”, ha dichiarato nel dopogara il vincitore. Alle sue spalle la volata per il secondo posto è stata appannaggio del bolognese Luigi Salimbeni davanti ai toscani Cini e Lombardi.

Fra le donne, invece, la gara è stata un monologo dell’ex biker altoatesina Alexandra Hober che nel 2007 aveva già vinto il mediofondo della Marcialonga Cycling Craft, e quest’anno si è ripetuta nel percorso lungo distanziando di 20’ l’olandese Nicole Heuts e di oltre 40’ la marchigiana Barbara Genga, terza.

Grande soddisfazione, dunque, per partecipanti, organizzatori e infaticabili volontari del comitato Marcialonga i cui sforzi oggi sono stati ripagati anche dal sole.

La Marcialonga Cycling Craft è prova valida per numerosi e prestigiosi circuiti come il Campionato Nazionale ACSI, Zero Wind Show e il challenge internazionale Gran Fondo World Tour, inoltre ha assegnato punti per la Combinata Punto3 Craft, la serie targata Marcialonga che somma i tempi della Marcialonga Skiing e della Marcialonga Running Coop.

L’appuntamento, quindi, per gli amanti dello sport e della natura è fissato per domenica 4 settembre con la 14.a edizione della Marcialonga Running Coop, ovviamente nelle Valli di Fiemme e Fassa.

Info: www.marcialonga.it

 

Download immagini TV:

www.broadcaster.it

 

 

Granfondo maschile

1 Zen Enrico Asd Team Beraldo Green Paper 04:10:04; 2 Salimbeni Luigi Cicloteam San Ginese 04:11:17; 3 Cini Fabio Genetik Cycling Team A.S.D. 04:11:19; 4 Lombardi Davide Cicloteam San Ginese 04:11:19; 5 Minuzzo Paolo Asd Team Granfondo Liotto 04:16:47; 6 Varesco Jarno Team Lapierre Trentino Ale' 04:16:47; 7 Da Castagnori Marco Genetik Cycling Team A.S.D. 04:18:21; 8 Gerarduzzi Mauro Asd Team Beraldo Green Paper 04:19:06; 9 Calliari Filippo Bren Team Trento 04:19:14; 10 Mazzucco Andrea G.S. Eurovelo Cicli 04:20:55

 

Granfondo femminile

1 Hober Alexandra Athletic Club Merano 04:42:12; 2 Heuts Nicole S.C. Marcialonga A.S.D. 05:02:12; 3 Genga Barbara A.S.D. Team Fausto Coppi Fermignano 05:23:42; 4 Fumarola Vincenza Villa Rosa Bike 05:24:06; 5 Dalpiaz Giovanna A.S.D.Cicli Fontana 05:35:58; 6 Brasioli Silvia Duchi Team 05:45:42; 7 Villa Ziortza Gran Fondo World Tour 05:49:34; 8 Devenyi Madeleine A.S.D. Circolo Sportivo Ortovero 05:49:49; 9 Monno Ilenia A.S.D. Fobike Racing Team 05:52:11; 10 Cappellini Stefania Vo2 Team 06:21:09

 

Mediofondo maschile

1 Padoan Jacopo Flj Sport Solution 02:14:44; 2 Bergamo Daniele A.S.D. Brao Caffe' - Unterthurner 02:17:01; 3 Bianchin Alessandro Prosecco & Friends A.S.D. 02:18:14; 4 Avanzo Francesco Bren Team Trento 02:18:14; 5 Rizzi Eduard Sportler Bike Team 02:19:11; 6 Bencivenni Michele Grandis Racing Team 02:20:54; 7 Decarli Paolo A.S.D. Brao Caffe' - Unterthurner 02:20:54; 8 Giovannini Matteo Bren Team Trento 02:21:17; 9 Nicolini Federico S.C. Marcialonga A.S.D. 02:21:19; 10 Basile Raffaele Cicloteam San Ginese 02:21:32

 

Mediofondo femminile

1 Schartmueller Astrid Alpilatte B.R.Pneu.Zane' 02:32:54; 2 Ilmer Marina Amateurradsportverein Vinschgau 02:33:19; 3 Tassinari Marica Team Passion Faentina 02:35:54; 4 Koschier Christiane Asd Avesani 02:38:40; 5 Bee Gloria Pedale Feltrino Tbh 02:43:37; 6 Dossi Marcella Bici E Sport 02:43:41; 7 Zambotti Barbara G.S. Alpilatte - Br. Pneumatici Zane' 02:49:56; 8 Marangon Barbara A.S.D. Malpensa Bike Cycling Team 02:50:59; 9 Passalacqua Daniela Team Serravalle Due Ruote Scott 02:50:59; 10 Leonardi Jessica C.C. Rotaliano 02:52:16

Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha incontrato oggi a Roma, i quattro alfieri della Federazione Italiana Sport Invernali che hanno vinto la Coppa del mondo nelle specialità olimpiche. Peter Fill (Carabinieri), vincitore della Coppa del mondo di discesa, Federico Pellegrino (Fiamme Oro), vincitore della Coppa del mondo sprint di fondo, Dorothea Wierer (Fiamme Gialle), vincitrice della Coppa del mondo individuale di biathlon e Michela Moioli (Esercito), vincitrice della Coppa del mondo di snowboardcross, sono stati ricevuti a Palazzo Chigi dal premier Renzi, che ha potuto conoscere da vicino gli sport invernali e apprezzarne i successi internazionali. Era presente anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Luca Lotti. Gli Azzurri erano accompagnati dal Presidente della FISI, Flavio Roda, e dai vertici del CONI: il Presidente, Giovanni Malagò, il segretario generale, Roberto Fabbricini, e il responsabile della Preparazione Olimpica, Carlo Mornati. 
Gli Azzurri sono stati accolti a Roma dai responsabili dei rispettivi Gruppi Sportivi: il Colonnello Alberto Minati, per il Centro Sportivo Carabinieri; il Generale di Brigata Claudio Fazari, Capo dipartimento Sport dello Stato Maggiore dell'Esercito; il 1° Direttore Francesco Montini, del Gruppo Sportivo Polizia di Stato e il Colonnello Vincenzo Parrinello, del Gruppo Polisportivo Fiamme Gialle.
Durante il simpatico ed informale colloquio, il Presidente del Consiglio si è informato sulle diverse discipline praticate dai campioni azzurri, sulle loro storie e si è complimentato con tutti per i grandi risultati ottenuti. "È un onore avervi qui - ha dichiarato il premier -, e i vostri risultati danno lustro all'Italia". Gli azzurri sono stati poi accompagnati nella sala del Consiglio dei Ministri, dove - per un attimo - Peter Fill è diventato "Presidente del Consiglio", potendosi sedere sulla sedia del premier. 
"È stata una cerimonia molto bella e gradita per il mondo degli sport invernali - ha commentato il Presidente Roda -. Desidero ringraziare il Presidente Renzi e tutto il Governo che ci ha sempre sostenuto durante la candidatura di Cortina al Mondiale e che, anche oggi, ci ha dimostrato tutta la sua attenzione. Tutto ciò ci sprona a fare ancora meglio nelle stagioni che verranno e che porteranno ai Giochi Olimpici di Pyeong-Chang, nel 2018".

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