La Russia ha iniziato a fare la voce grossa anche al femminile. Dopo la bellissima vittoria ottenuta da Stupak a Dobbiaco, questa volta è stata Natalia Nepryaeva ad imporsi nella mass start di 10km in tecnica classica di Tesero. La leader della squadra russa, pungolata nei giorni scorsi da Elena Välbe, ha reagito con veemenza, disputando una gara da grande protagonista, nella quale ha sempre occupato le posizioni di vertice. Nepryaeva ha avuto il merito di resistere al ritmo altissimo imposto da una Ebba Andersson in ottime condizioni fisiche, per poi andare all'attacco sulla Zorzi, come fatto già da De Fabiani nella gara maschile, ma a differenza dell'azzurro riuscendo a guadagnare quei metri in più che le hanno permesso di chiudere il discorso e non permettere a Ebba Andersson e una fantastica Hennig, fin qui protagonista di un meraviglioso Tour de Ski, di poter riaprire la gara.
La tedesca, che non sbaglia una gara in classico, è riuscita ad avere la meglio sulla svedese, prendendosi il secondo posto, mentre Andersson ha chiuso terza. Alle loro spalle un'ottima Stadlober, protagonista anche in classico, che ha concluso davanti alla sorprendente Matintalo e una Pärmäkoski che si conferma in crescita.
La gara di oggi potrebbe però essere stata quasi decisiva per il Tour de Ski. Pur non avendo vissuto la sua migliore giornata, Diggins è riuscita a chiudere al nono posto, limitando i danni rispetto a Stupak, giunta ottava, ma soprattutto staccando una sfortunatissima Rosie Brennan, fortemente penalizzata da una brutta caduta nel corso del primo giro, che l'ha costretta addirittura al 31° posto ad oltre due minuti dalla vincitrice. Diggins guida così con 55" su Stupak. Non una buona giornata anche per Frida Karlsson, ancora evidentemente non al meglio, giunta undicesima dopo essere stata costretta a cedere all'alto ritmo imposto da Ebba Andersson.
Per quanto riguarda l'Italia, in zona punti è giunta solo una combattiva Anna Comarella, che ha lottato per metà gara nel tentativo di restare nel gruppo di testa, prima di prendere quel margine incolmabile e chiudere 21ª. Più indietro le altre azzurre: 36ª Lucia Scardoni, 37ª Martina Di Centa, 38ª Francesca Franchi e 43ª Ilaria Debertolis.