Solo una pandemia poteva fargli passare un’estate intera senza alcuna vittoria. Emanuele Becchis è da tante stagioni uno dei big dello skiroll mondiale, grazie alla sua velocità nelle sprint, format nel quale si è tolto negli anni tante soddisfazioni, vincendo anche due titoli mondiali. Dopo la decisione della FISI di non far disputare gare ad alcun atleta fino a metà ottobre, né in ambito nazionale che internazionale, l’atleta piemonese ha potuto svolgere, così come i suoi compagni, soltanto qualche ritiro ma senza lo stimolo della gara.
«È stata un’estate diversa – ha affermato Becchis nell’intervista che potete vedere completa nel video – non abbiamo disputato competizioni e fatto soltanto alcuni ritiri con le nazionali. Durante i raduni siamo riusciti a tenere le motivazioni alte, perché tra noi atleti ci si tira a vicenda. È stato invece più difficile quando ero a casa, senza avere lo stimolo di una gara imminente. Al momento non so ancora quali siano i miei obiettivi a medio termine, sicuramente si punta ai Mondiali del prossimo anno, augurandomi di prendere parte a qualche super sprint invernale».
Nella passata stagione Becchis ha vinto la prima edizione del circuito delle super sprint, World Sprint Series, ma vista la situazione attuale appare improbabile che nel 2020/21 possa svolgersi la seconda edizione: «È una bella incognita. Ovviamente nel fondo partirà prima il circuito di Coppa del Mondo per poi andare a scendere con le varie competizioni. Speriamo di ripartire anche noi con le super sprint, ma personalmente non credo ci sarà un circuito ma più degli eventi singoli. L’importante è per me che ci siano gare, per tenere vivo il movimento e continuare a farci correre».
Oltre alla sua preparazione fisica e al lavoro, Emanuele Becchis si è preso anche un altro impegno importante, quello di affiancare Amos Pepino e Tommaso Custodero alla guida dei giovani fondisti e biatleti dello Sci Club Entracque Alpi Marittime. «Ho deciso di mettermi in gioco. Devo dire che mi trovo bene con gli altri allenatori. Sono contento perché vedo dei ragazzi piuttosto motivati e mi sto divertendo a seguirli. Il consiglio che do sempre ai giovani è di divertirsi, perché il fondo è uno sport di fatica ma bisogna anche trovare il divertimento».