Redazione

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La Svezia ha annunciato il contingente che si recherà in Svizzera ed Italia per il Tour de Ski in programma dal 1 al 10 gennaio 2021. Dopo aver saltato le tappe di Davos e Dresda, ragionando a lungo sulla sua partecipazione alla competizione più importante della Coppa del Mondo, la federazione svedese ha iscritto alla competizione un totale di 14 atleti: 8 donne e 6 uomini.

Al via la formazione migliore. Tra le donne ci saranno per esempio Linn Svahn, Ebba Andersson e Frida Karlsson, le tre big del movimento svedese. Non ci sarà Charlotte Kalla, che dopo essere stata colpita dal covid-19 a metà novembre, ha disputato le sue prime gare lo scorso weekend, sembrando ancora indietro di condizione. Lo staff tecnico ha quindi deciso di evitarle il Tour de Ski e farla preparare in una maniera diversa nel percorso verso il Mondiale di Oberstdorf. Anche perché l’obiettivo era di convocare atlete e atleti in grado di disputare l’intero Tour de Ski, anziché fermarsi dopo alcune tappe e probabilmente per Charlotte Kalla sarebbe stato difficile compiere un simile sforzo in questo momento.

Tra gli uomini ci sarà il giovanissimo William Poromaa che nell’ultimo weekend ha dato un’altra lezione ai suoi compagni di squadra più esperti. Addirittura il giovane si è lasciato sfuggire il sogno di voler chiudere nella top five del Tour de Ski. Al via regolarmente anche Halfvarsson.

Il dt Anders Byström ha affermato: «Non vediamo l’ora che arrivi il Tour de Ski. Veniamo da un periodo di allenamento importante e anche gare di alto livello in preparazione al Tour. Ora passeremo il Natale a ricaricare le batterie per poter far bene prima in Val Müstair e Dobbiaco, poi nel grande finale in Val di Fiemme. Abbiamo studiato tutte le possibilità per rendere il viaggio e l’alloggio il più sicuro possibile. Ora abbiamo trovato una soluzione con cui ci sentiamo al sicuro – ha spiegato riferendosi alla scelta di formare un contingente ridotto – siamo pronti ad affrontare questa sfida».

Per quanto riguarda le scelte Byström ha concluso: «Riportiamo Calle in Coppa del Mondo e sarà emozionante vederlo all’opera in un Tour. Sappiamo che può fare bene in queste gare, lo ha già dimostrato. Diamo possibilità anche a Moa Olsson, Marcus Ruus e Björn Sandström, che sono cresciuti tanto in estate e hanno mostrato una grande forma lo scorso weekend ad Östersund».

I CONVOCATI

DONNE
Emma Ribom, Piteå elit SK
Moa Olsson, Falun-Borlänge SK
Maja Dahlqvist, Falun-Borlänge SK
Moa Lundgren, IFK Umeå
Linn Svahn, Östersunds SK
Ebba Andersson, Piteå elit SK
Jonna Sundling, Piteå elit SK
Frida Karlsson, Sollefteå Skidor IF

UOMINI
Johan Häggström, Piteå elit SK
Oskar Svensson, Falun-Borlänge SK
William Poromaa, Åsarna IK
Calle Halfvarsson, Sågmyra SK
Björn Sandström, Piteå elit SK
Marcus Ruus, Åsarna IK

Dominio svizzero tra le U20, italiano tra le donne e due belle affermazioni francesi tra gli uomini: questa in estrema sintesi la seconda giornata, caratterizzata da gare in Mass Start e in tecnica libera, della seconda prova dell’OPA Continental Cup di sci di fondo, svoltasi oggi a Riale Formazza.

10 km Women Under 20

La prova è vissuta sul duello tra Nadia Kaelin (Alpina St. Moritz), seconda ieri, e la vincitrice della prova in tecnica classica Anja Weber (Am Bachtel). Kaelin ha saputo resistere al forcing iniziale della Weber per poi staccarla nel finale, tagliando il traguardo in 28’13”4. Weber seconda in 28’18”2, mentre terza si è classificata la sorella di Nadia, Marina Kaelin (Alpina St. Moritz), in 28’49”9.

15 km Women

La gara senior femminile si è decisa nel giro finale, sui 3 previsti, con l’attacco di Ilaria Debertolis (GS Fiamme Oro Moena) sulla salita verso la diga di Morasco; la Debertolis ha poi saputo resistere al rientro delle avversarie nella fase finale, andando a vincere con il tempo di 42’03”4. Seconda posizione, a soli 3”5, per Ilenia Defrancesco (CS Esercito), mentre terza si è piazzata la vincitrice di ieri, Anna Comarella (GS Fiamme Oro Moena) a 5”9.

15 km Men Under 20

Il francese Gaspard Rousset ha vinto una gara segnata da una fase iniziale caratterizzata da un certo tatticismo, con il gruppo dei migliori che è esploso solo nel finale; il portacolori del C.S. La Feclaz ha chiuso in 37’23”9, precedendo di soli 2”1 Nicolò Cusini (ASD Sporting Club Livigno). Più staccato il terzo, lo svizzero Antonin Savary (Riaz), a 10”2.

20 km Men

Anche in questo caso la gara è stata piuttosto tattica: all’inizio del quarto e ultimo giro i primi 30 atleti erano nello spazio di 10”. Dalla bagarre scatenatasi nella tornata finale è uscito vincitore il francese Adrien Backscheider (Duoane Gerardmer Ski Nordic) con il tempo di 48’15”5. Secondo, a 4”4, il portacolori del CS Carabinieri Sez Sci Mirco Bertolina, che ha battuto in volata l’atleta di Andorra Irineu Esteve Altimiras (NEC), già secondo ieri.

Un grande weekend di sport

Grande la soddisfazione, per l’ottima riuscita dell’evento, del comitato organizzatore, capitanato da Formazza Event e Sci Club Formazza: “Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati – conferma il presidente di Formazza Event Gianluca Barp – sia in termini organizzativi sia in termini di promozione del territorio. La Val Formazza si è confermata un punto di riferimento per lo sci di fondo”.

Marte Olsbu Roeiseland si conferma specialista delle gare donna contro donna e come domenica scorsa ottiene il successo nella prima mass start stagionale, valida per la quarta tappa della Coppa del Mondo di biathlon. La norvegese rafforza la leadership nella classifica generale grazie al 90% al tiro (0+1+0+0) e gestendo senza forzare l’ultimo poligono ha potuto compiere in solitaria l’ultimo giro, ottenendo così la sua seconda vittoria stagionale in Coppa del Mondo, ottava assoluta. Seconda a parità di errori la connazionale Tiril Eckhoff, vincitrice nella sprint e nell’inseguimento, che porta a termine la doppietta norvegese con 14 secondi di distacco da Roeiseland.

Secondo podio stagionale e terza piazza per Dorothea Wierer, a completare il podio tutto classe 1990. L’atleta delle Fiamme Gialle ha confermato il trend positivo delle ultime gare riuscendo a gestire bene le serie di tiro, commettendo un solo errore nella terza serie (0+0+1+0). Pimpante fin dal primo giro anche sugli sci l’azzurra, dove ha fatto registrare il 14mo tempo assoluto in gara, ha inoltre provato a lottare con Eckhoff nell’ultimo giro tagliando il traguardo a 26.9 secondi dalla vincitrice.

Una ritrovata Marketa Davidova (0+0+0+1) ottiene il quarto posto, ottenendo il miglior risultato stagionale. La ceca, arrivata a giocarsi il successo con Roeiseland nell’ultimo poligono, ha tenuto a bada nell’ultimo giro il forcing della tedesca Denise Hermann, attardata di 36.6 secondi. Sesta piazza per la giovane Elvira Oeberg, precedendo la francese Julia Simon e la beniamina di casa Lisa Theresa Hauser, chiudono la top ten le tedesche Franziska Preuss e Janina Hettich, quest’ultima unica atleta in gara a trovare lo zero bensì sia caduta nel corso del quarto giro. Solo 14esima Hanna Oeberg, autrice di 4 errori al tiro (1+0+1+2): la svedese è stata generosa sugli sci ma perderà terreno prezioso in termini di punti nella classifica generale.

Lisa Vittozzi ha completato la sua prova in 25esima posizione: la sappadina è risultata meno brillante sugli sci rispetto alle scorse gare, penalizzata in particolare dai tre errori commessi nell’ultima serie (1+1+0+3).

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Si interrompe la striscia di successi norvegese nella prima mass start stagionale, valida per la quarta tappa della Coppa del Mondo di biathlon, in corso di svolgimento a Hochfilzen (Austria).

Primo successo stagionale per Arnd Peiffer e per la Germania che grazie al 100% al tiro ottiene la sua undicesima vittoria in Coppa del Mondo, il primo nel format per il campione olimpico in carica della sprint. Battuto in volata dal punto di vista tattico lo svedese Martin Ponsiluoma (1+0+0+0), beffato nella discesa finale da Peiffer che ha tenuto una linea più stretta, ottenendo un margine tenuto fino al traguardo e battuto per 1.3 secondi. Lo svedese ottiene comunque il miglior risultato in carriera dopo i terzi posti ottenuti nella sprint di Kontiolahti e di Nove Mesto nella stagione 2018/2019.

Altra notizia di giornata, non è Johannes Boe a salire sul podio ma il fratello maggiore Tarjei Boe (0+0+1+0) a 9.3 secondi, abile a sopravanzare nell’ultimo giro il tedesco Benedikt Doll (1+0+0+0) a 11.7 e Emilien Jacquelin (1+0+1+0): il francese, quinto all’arrivo a 22.4 secondi, ha pagato nell’ultima tornata lo sforzo per tenere il passo di Johannes Boe (0+0+1+2) nella quarta tornata. Il leader della classifica generale, nonostante i tre errori commessi nelle decisive serie in piedi, giunge settimo a 25.9 secondi con un ottima prova sugli sci, preceduto dal connazionale Sturla Laegreid di soli 9 decimi e che quindi recupera ulteriore terreno in classifica.

Ottavo e nono lo svedese Sebastian Samuelsson e il francese Quentin Fillon Maillet, abili a condurre una bella rimonta dopo i due errori commessi nelle serie a terra, chiude la top ten il russo Alexander Loginov a 32.8 secondi dal vincitore.

Unico azzurro impegnato in gara era Lukas Hofer: il carabiniere di San Lorenzo di Sebato (BZ) ha commesso complessivamente tre errori al tiro (0+1+1+1), rincorrendo la top ten per lunghi tratti la top ten e chiudendo in 14esima piazza a 55.6 secondi da Peiffer. L'azzurro ha comunque fatto bene sugli sci, facendo registrare l'ottavo tempo assoluto.

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Un anno fa, sempre a Dresda, avevano già fatto la storia ottenendo il miglior risultato di una coppia svizzera nella team sprint. Oggi Laurien Van der Graaff e Nadine Fähndrich hanno fatto ancora di meglio, vincendo la team sprint sulla pista della bellissima città tedesca, primo storico successo per una coppia elvetica in questo format.

Una vittoria arrivata beffando proprio nel finale la coppia russa formata da Yulia Stupak e Natalia Nepryaeva. Le due atlete dell’est sono state le grandi protagoniste della competizione, prendendo in mano la situazione nelle ultime quattro frazioni, proprio con l’ex Belorukova, andata all’attacco facendo selezione. La sua compagna di squadra ha tenuto alto il ritmo in testa, portando con sé solo Fähndrich, Lampic, Caldwell e Beranova, con le ultime due in difficoltà Nel corso del penultimo giro Stupak ha tenuto una velocità costante impossibile per tutte le altre, riuscendo a dare il cambio alla compagna con un vantaggio di 2”3 sul poker all’inseguimento. Nepryaeva ha cercato di fare quindi un ultimo giro a ritmo qualificazione, ma alle sue spalle Fähndrich e Lampic non hanno mollato di un centimetro, così negli ultimi metri la svizzera è tornata sulla russa, apparsa un po’ imballata nel finale, fino a scavalcarla poco prima della linea del traguardo per una vittoria che ha fatto la gioia di tutta la squadra rossocrociata. Le due russe hanno quindi chiuso al secondo posto, ma probabilmente su una pista diversa, come quella di Oberstdorf potrebbero essere da medaglia, mentre la Slovenia di Urevc e Lampic è giunta al terzo posto.

Ai piedi del podio Jessie Diggins e Sophie Caldwell, con quest’ultima non apparsa nelle migliori condizioni, mentre quindi ha concluso la Repubblica Ceca di Janatova e Beranova. Da segnalare, nonostante il nono posto finale, la prova generosa della coppia cinese formata da Bayani Jialin e Dinigeer Yilamujiang, che nella fase centrale della gara hanno trainato il gruppo dando una prima accelerata alla competizione.

Undicesimo posto finale per le azzurre Greta Laurent e Lucia Scardoni, prima tra le coppie escluse in semifinale. Le azzurre hanno chiuso al terzo posto la più lenta delle due semifinali, non rientrando così tra le sei coppie ripescate, tutte uscite dalla prima batteria.  

CLASSIFICA FINALE
1ª Svizzera I (L. Van der Graaff – N. Fähndrich)
2ª Russia I (Y. Stupak – N. Nepryaeva)
3ª Slovenia (E. Urevc – A. Lampic)
4ª USA I (J. Diggins – S. Caldwell)
5ª Rep. Ceca I (K. Janatova – T. Beranova)

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Inspirata dal suo compagno di squadra Sturma Laegreid, anche Tiril Eckhoff concede il bis nell’inseguimento di Hochfilzen, valido per la quarta tappa della Coppa del Mondo di Biathlon.

La norvegese ha gestito al meglio il vantaggio accumulato nella sprint rispetto alle altre specialiste del format e ha chiuso un ottima prova al poligono (0+1+0+0) con 22.5 secondi su un ottima Hanna Oeberg (1+0+1+0), che guadagna terreno su Roeiseland in ottica classifica generale, oggi settima.

Un podio completato dalla più giovane delle sorelle Oeberg, perché Elvira ha avuto la meglio in volata sulla norvegese Ingrid Tandrevold, tagliando rispettivamente il traguardo con 27.6 e 28.2 secondi.Con loro all’uscita dall’ultimo poligono c’era anche Dorothea Wierer, autrice di una gara in rimonta e quasi perfetta, condizionata dall’errore commesso sull’ultimo bersaglio odierno e dalla caduta occorsa in prossimità della salita successiva all’ intermedio dei 9.2 km a seguito di un contatto proprio con Elvira Oeberg: l’altoatesina è stata lesta a riprendere la propria sciata ma non le è stato possibile giocarsi le proprie carte in volata, chiudendo la sua gara a 42.2 secondi da Eckhoff.

Solida prova al tiro e ottima conferma per la tedesca Franziska Preuss, sesta all’arrivo precedendo la leader della classifica generale Marte Roeiseland: la norvegese oggi è stata più fallosa del solito al tiro, dove ha mancato complessivamente quattro bersagli (1+0+2+1). Ottava piazza per la svedese Linn Persson (3 atlete norvegesi e svedesi nella top 10), che supera una ritrovata Denise Herrmann e chiude decima la canadese Emma Lunder a conferma dell’ottimo inizio di stagione per la nordamericana.

In casa Italia bella rimonta anche per Lisa Vittozzi: la sappadina è risalita dalla 30esima alla 13esima posizione finale commettendo un solo errore nella terza serie (0+0+1+0), più fallosa al tiro Irene Lardschneider che ha commesso complessivamente cinque errori (1+1+0+3) chiudendo in 57esima posizione.

 Il copione sembrava il solito, ma Riiber ha presto capito che non avrebbe potuto mantenere fino alla fine il vantaggio accumulato dopo la fase di salto, così è andato avanti con il suo ritmo, facendosi raggiungere da Geiger, Lamparter e Greiderer attorno a metà gara. Ai quattro si è presto aggiunto anche uno straordinario Riessle, autore di una straordinaria rimonta sugli sci, essendo partito con ben 41” di distacco.

Nel finale Riiber è sembrato apparecchiarsi la tavola per l’ennesimo successo, ha lasciato tirare Lamparter per poi attaccare sull’ultima salita. Geiger, però è riuscito a tenerne bene le code e sul rettilineo finale ha approfittato di un errore del norvegese che gli ha lasciato la corda, andandolo a battere in volata. Riiber è stato costretto ad accontentarsi del secondo posto. Terzo l’austriaco Lukas Greiderer, mentre lo juniores Lamparter ha chiuso quarto e uno sfinito Riessle quinto.

Grandi rimonte per il finlandese Herola, giunto 6° dalla 36ª piazza mattutina, settimo Graabak partito 34° e nono Hirvonen che ha iniziato 27°.
Rientro subito in zona punti per Alessandro Pittin, bravissimo a rimontare dalla 40ª posizione del salto e risalire fino alla 23ª posizione nello sci di fondo. Una prova confortante per il friulano delle Fiamme Gialle, se si considera lo stop causato dal covid. Peccato per il salto mattutino, che non ha rispettato quanto di buono Pittin aveva mostrato in precedenza. Ma oggi era importante per lui testarsi e quanto si è visto è certamente confortante. Fuori dalla zona punti Costa e Buzzi.

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La prima storica gara della Coppa del Mondo femminile di combinata nordica è andata a Tara Geraghty-Moats. Un risultato che ha anche un suo valore simbolico, in quanto la statunitense è stata sicuramente una delle pioniere della disciplina e ha già vinto diverse competizioni internazionali. A Ramsau, partita dal sesto posto dopo il segmento di salto, la ventisettenne statunitense, ex saltatrice e biatleta, è riuscita a compiere una bellissima rimonta e imporsi sulla generosissima Gyda Westvold Hansen, che ha lottato fino alla fine per il successo, cedendo solo sull’ultima salita. La norvegese, partita con 26" di vantaggio sulla seconda, l'azzurra Gianmoena, e 39" sulla statunitense, anche quando ha perso alcuni metri dalla vincitrice, non ha mollato spingendo anche sul rettilineo finale, per poi esultare una volta tagliato il traguardo a 1”5 da Geraghty-Moats.

In terza posizione l’ottima Anju Nakamura, che è andata così a completare un podio molto rappresentativo della disciplina, visto che vi sono salite atlete provenienti da tre diversi continenti. Nella prima metà di gara, la giapponese ha cercato di resistere al rientro della statunitense, ma nulla ha potuto all’inizio del secondo giro. È stata comunque brava a restare a contatto visivo con le prime riuscendo così ad ottenere un bel podio.

Dietro di loro ottima quarta la norvegese Marte Leinan Lund, molto veloce sugli sci stretti e capace di recuperare dalla dodicesima posizione di partenza. Alle sue spalle l’austriaca Sigrun Kleinrath, seguita da una bravissima Lisa Hirner.

Prima delle azzurre Veronica Gianmoena, battuta solo in volata dalla norvegese Mari Leinan Lund. La trentina, partita dalla seconda posizione ottenuta nel salto, ha concluso all’ottavo posto dopo aver condotto una gara intelligente, nella quale ha lasciato andare senza rischiare di perdere inutili energie le atlete che per caratteristiche ne avevano più di lei sugli sci. Un buonissimo risultato anche per Annika Sieff, nona al traguardo dopo un segmento di fondo gestito alla perfezione. Di un soffio fuori dalle dieci Daniela Dejori, che nella volata per il decimo posto è stata battuta da Goncharova e Midtsundstad, entrambe autrici di una grande prestazione sugli sci stretti.

Sicuramente l’Italia può sorridere per aver piazzato ben tre atlete tra le prime dodici, segno di un lavoro che è stato impostato nel modo giusto e può proseguire sulla strada già intrapresa dalla direzione agonistica e lo staff tecnico.

Delusa la Germania, che piazza la sua migliore atleta, Jenny Nowak, al 13° posto. 24ª l’ex saltatrice Svenja Würth, che ha concluso al 24° posto.

CLASSIFICA FINALE
1ª T. Geraghty-Moats (USA) 13’58.3
2ª G. Westvold Hansen (NOR) +1.5
3ª A. Nakamura (JPN) +13.0
4ª Marte Leinan Lund (NOR) +1’05.8
5ª S. Kleinrath (AUT) +1’12.6
6ª L. Hirner (AUT) +1’25.8
7ª Mari Leinan Lund (NOR) +1’43.2
8ª V. Gianmoena (ITA) +1’43.5
9ª A. Sieff (ITA) +1’59.8
10ª A. Goncharova (RUS) +2’10.3

L’altra italiana
12ª D. Dejori +2’10.4

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