Redazione

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Rimuove qualsiasi tipo di sciolina di tenuta. Klister / Stick / Spray

Abbiamo sviluppato una macchina per la pulizia della sciolina dagli sci di fondo. Si tratta di una macchina molto innovativa e maggiori informazioni le potete trovare sul sito  http://nordikidea.com/ dovesi può vedere come funziona e di cosa stiamo parlando.

Si stà avvicinando l’inverno e per chi ama gli sport della neve c’è una novità; è rivolta a quegli sciatori che praticano lo sci di fondo.

In Bergamasca le piste di fondo sono state potenziate e numericamente aumentate nella stagione invernale 2020-2021. La chiusura per l’intero periodo delle piste di discesa e dei relativi impianti di risalita è stata causata del Covid 19, mettendo in difficoltà gli operatori del settore.

Con ai piedi le ciaspole o gli sci di fondo, specialisti e non del fondo hanno potuto ugualmente sciare tra splendide piste di abeti, folti boschi, panorami suggestivi; in altre parole, si è riscoperta la montagna e il piacere di stare a contatto con la natura, immersi tra “eloquenti” silenzi. Le copiose nevicate dello scorso inverno hanno fatto il resto.

A queste persone hanno rivolto le loro attenzioni alcuni esperti, i quali hanno messo a punto una semplice macchina per pulire lo sci di fondo; ha così preso forma “Nordik”.

Funzionale e pratica, questa apparecchiatura consente di compiere l’operazione di pulitura della soletta in meno di 2 minuti: basta premere un pulsante. Rispetta perfettamente l’ambiente ed è in grado di rimuovere qualsiasi tipo di sciolina di tenuta.

A questo punto… non rimane che provarla!

Per ulteriori informazioni: www.nordikidea.com

Oltre all'importante news, riguardante Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani, la FISI ha annunciato anche lo staff tecnico per la stagione 2021/22. Ad oltre un mese dall’addio di Marco Selle al ruolo di direttore tecnico, una scelta di comune accordo che ha in realtà più il sapore di dimissioni, tramontata la pista Marco Albarello, che sembrava destinato a sostituire il poliziotto trentino, la FISI ha finalmente annunciato il nuovo direttore agonistico. È Alfred Stauder, l’ex forestale, tornato in FISI lo scorso anno dopo alcuni anni d’assenza, per ricoprire il ruolo di direttore del settore giovanile. Al suo fianco, da quanto a conoscenza di Fondo Italia, dovrebbe tornare nei quadri FISI anche Paolo Riva, in un ruolo organizzativo, una figura mancata moltissimo lo scorso anno, in una stagione nella quale ci sarebbe stato tanto bisogno di lui.

Per quanto riguarda lo staff tecnico, ad allenare il settore maschile saranno i confermati Fulvio Scola e Stefano Saracco, che si scambieranno però i ruoli. L’allenatore delle Fiamme Gialle guiderà la Squadra A dopo aver seguito il gruppo Milano-Cortina 2026, mentre Saracco, che si divide così da Pellegrino, allenerà gli Under 23. Ciò può far immaginare che in Squadra A saranno inseriti alcuni atleti del gruppo Milano-Cortina 2026 della passata stagione, proprio per dare loro una continuità di lavoro. A Renato Pasini è invece affidato l’intero settore femminile.
Non passa invece inosservata l’assenza di Simone Paredi, unico non confermato rispetto alla passata stagione, nonostante l'ottimo lavoro svolto in particolare con Martina Di Centa, ma anche Emilie Jeantet, che si era guadagnata la convocazione per il Mondiale.

La FISI ha comunicato che nelle prossime settimane verrà svelata la composizione delle squadre A ed Under 23/Milano Cortina, più tecnici e squadre del settore giovanile.

Con un comunicato congiunto tra la FISI e la Federazione Russa di Sci, è stata confermata la notizia clamorosa, anticipata nel tardo pomeriggio di martedì da "Sportrentino.it". In vista della stagione 2021/22, i due big dello sci di fondo italiano, Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani, non si alleneranno con la squadra azzurra ed i tecnici italiani, ma grazie ad un accordo trovato dalla FISI lavoreranno con un allenatore esterno ai quadri tecnici della FISI, Markus Cramer, e quattro atleti della nazionale russa: Gleb Retivykh, Sergey Ustiugov, Artem Maltsev and Evgeniy Belov. Così è scritto nel comunicato, anche se l'allenatore tedesco guida un gruppo più folto che comprende anche diverse donne come per esempio Stupak, e si avvale della collaborazione di Sergey Turyshev, che dopo il ritiro è subito entrato nei quadri tecnici della Russia.

Ecco quanto scritto nel comunicato congiunto.

La Federazione Italiana Sport Invernali e l'Associazione Russa Sci hanno concluso un accordo di collaborazione che prevede la partecipazione di Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani al gruppo di lavoro guidato dal tecnico tedesco Markus Cramer e composto, oltre agli Azzurri, da quattro i più forti fondisti russi: Gleb Retivych, Sergej Ustjugov, Artem Maltsev e Evgeniy Belov. Si è così formato un gruppo di lavoro internazionale, con l'obiettivo di massimizzare la preparazione estiva e autunnale dei campioni di Italia e Russia e preparare così al meglio l'appuntamento con le Olimpiadi di Pechino del febbraio 2022. L'accordo è andato a buon fine grazie al grande spirito di collaborazione instaurato tra il presidente della FISI, Flavio Roda, ed Elena Välbe, responsabile dello sci di fondo in Russia. Al termine della fase di preparazione, che prevede lunghi periodi di lavoro sulle nevi europee già dal prossimo maggio, Pellegrino e De Fabiani torneranno regolarmente in Team Italia per affrontare la stagione agonistica. L'intenzione del progetto è quella di sperimentare nuove modalità e intensità di lavoro, e di scambiare le conoscenze tecniche italiane e russe per consentire la crescita dei settori nordici di entrambe le Nazioni.

Dichiarazioni Flavio Roda: “Ringrazio Elena Välbe e la Federazione Russa per aver accolto con grande entusiasmo e grande apprezzamento la proposta italiana. Credo che entrambi i movimenti potranno guadagnarci, soprattutto in termini di metodologia di lavoro. Russia e Italia rappresentano due solide tradizioni nello sci di fondo internazionale e la collaborazione ad altissimo livello che si sta creando, sotto la guida di uno dei più importanti tecnici del settore, non può che portare buoni risultati per tutti: noi lo faremo lavorare insieme in estate per sfidarci ad altissimo livello ai Giochi di Pechino, con l'obiettivo di vincere medaglie ”.

Dichiarazioni Elena Välbe: “Sono ottimista su questa proposta della squadra italiana. Credo che questa collaborazione andrà a vantaggio sia degli sciatori russi che di quelli italiani e in particolare di Federico Pellegrino. Questo è un ottimo passo per lo sviluppo dello sci di fondo, poiché si incontreranno due diversi metodi di allenamento. Sono certa che tutte le parti trarranno il meglio da questa collaborazione e gli atleti potranno dare il meglio di sé”.

Dichiarazioni Federico Pellegrino: "È già capitato più volte di lavorare con il Team Cramer, sia nella fase di preparazione estiva che durante il periodo invernale delle competizioni. I riscontri sono sempre stati positivi e sarà entusiasmante intraprendere insieme questo nuovo progetto. Sicuramente, in vista delle Olimpiadi, partire da tutte queste motivazioni non può che essere il modo migliore per approcciare quella che potrebbe essere la stagione più importante della mia carriera".

Dichiarazioni Francesco De Fabiani: “Sono molto contento di questo progetto perché credo che allenarsi con atleti di questo calibro sia importante per copiare, capire e crescere insieme e vedere le differenze tra quello che fanno e quello che facciamo noi. Credo sia un'importante opportunità di crescita per il mio futuro. Al momento ci concentriamo sulle Olimpiadi di Pechino, ma sarà un'esperienza utile anche per gli anni successivi. Adesso mi concentro sul progetto e spero di sfruttarlo al meglio".

Molto probabilmente al fianco di Pellegrino e De Fabiani dovrebbero esserci anche alcuni collaboratori italiani, come il tecnico Francois Ronc Cella, il fisioterapista Christophe Savoye e il preparatore atletico Erik Benedetto.

Marco Selle ha lasciato il ruolo di direttore tecnico dello sci di fondo italiano. L'annuncio è stato dato ora dalla FISI.

Ecco quanto scritto.

Dopo nove anni trascorsi nel ruolo prima di allenatore responsabile della squadra di Coppa del mondo e successivamente come direttore tecnico delle squadre nazionali di sci di fondo, Marco Selle e la Federazione Italiana Sport Invernali hanno deciso di comune accordo di interrompere il loro rapporto di collaborazione. “Diciamo grazie a Selle per la passione e la competenza che ha messo quotidianamente in campo durante tutti questi anni – ha commentato il Presidente Flavio Roda -. La Federazione gli augura ogni bene per i suoi impegni futuri”. “Ringrazio FISI e le Fiamme Oro Moena a cui appartengo per avermi dato l’onore e l’onere di ricoprire più ruoli nel corso della mia carriera all’interno della Federazione stessa – ha comunicato il tecnico trentino -. Ho dato tutto quello che avevo in termini di energie, competenze ed entusiasmo, prendendo molte decisioni difficili, soprattutto in una stagione resa talmente complicata dalla pandemia. Lascio il mio ruolo nella speranza che il futuro staff tecnico porti benefici all’intero movimento”

Sarà un finale thrilling quello per l’assegnazione della Coppa del Mondo maschile: non sono mancati i colpi di scena anche nell’inseguimento maschile di Östersund. Johannes Boe si è infatti presentato all’ultimo poligono con ampio margine sulla concorrenza, con Lukas Hofer a una cinquantina di secondi e con oltre un minuto sul rivale per la generale Sturla Laegreid, Sebastian Samuelsson e sul tedesco Erik Lesser, partito con il pettorale numero 33 e autore di una grandissima rimonta. Dopo tre serie precise, il detentore della sfera di cristallo manca tre bersagli, coprendo la serie in 40 secondi. Hofer limita i danni con un errore, mentre è proprio Laegreid a trovare lo zero e a conquistare il successo nella penultima gara stagionale, risultando tra i migliori di giornata al tiro con solo due bersagli mancati: il classe 1997 ottiene il settimo successo stagionale, il terzo nel format. Per Boe, autore del miglior tempo sugli sci, potrebbe essere la gara del rimpianto ma domani i due norvegesi si giocheranno la leadership nella classifica, accusando oggi un distacco di 22.6 secondi dal rivale.

Si conferma sul podio dopo il successo nella sprint Lukas Hofer, al terzo podio nelle ultime quattro gare individuali, ma in tutte si è giocato il successo: oggi il carabiniere altoatesino è risultato falloso nelle serie in piedi, ma ha comunque gestito bene i poligoni ventosi mantenendosi in testa per gran parte dell’inseguimento: quattro gli errori di Hofer al tiro, terminando la gara a 32.4 secondi dal vincitore. L’azzurro sarà uno degli atleti da battere anche nella mass di domani, al pari di Sebastian Samuelsson, oggi quarto con 6 errori, precedendo il tedesco Lesser con due errori.

Faticano al tiro i francesi, Desthieux è il migliore con la nona piazza, mentre in casa Italia Tommaso Giacomel riesce ad entrare in zona punti chiudendo la sua gara in 39ma posizione con 4 errori, davanti a Dominik Windisch che si è aggiudicato l’ultimo punto, 40esimo con 8 bersagli mancati, sei dei quali nella serie in piedi. Le ultime due serie hanno tradito anche Thomas Bormolini, 51esimo al traguardo.

Inseguimento fortemente condizionato dal vento quello odierno di Östersund in campo femminile, ma ad avere la meglio sulle forti raffiche è Marte Olsbu Roeiseland: la norvegese, seconda nella classifica generale, è una delle poche atlete ad avere trovato lo zero a terra, portandosi al comando della competizione dopo il secondo poligono e tagliando per prima il traguardo nonostante i due errori commessi per serie in piedi, per un totale di quattro bersagli mancati. Roeiseland torna al successo in Coppa del Mondo, che mancava dall’inseguimento di Hochfilzen, facendo inoltre registrare il miglior tempo sugli sci.

Stava per completare l’ennesimo capolavoro della sua stagione la connazionale Tiril Eckhoff, che interrompe oggi la striscia positiva di successi iniziata a Nove Mesto. Un errore sull’ultimo bersaglio le ha infatti precluso la settima vittoria consecutiva, nonostante abbia condotto una grande rimonta dopo i tre errori commessi nelle serie in piedi: al traguardo accusa 29.3 secondi dalla coetanea. Secondo podio in coppa del mondo, dopo quello iridato nella sprint di Pokljuka, per la bielorussa Hanna Sola, abile a trovare il 9/10 nella serie a terra e limitare i danni nelle serie in piedi, dove ha comunque mancato la bellezza di 4 bersagli. Il passo sugli sci si conferma ottimo per Sola, attardata di 44 secondi da Roeiseland.

Chiudono appena fuori dal podio la francese Julia Simon e la sorpresa di giornata, la norvegese Emilie Kalkemberg, partite rispettivamente con il pettorale 22 e 21. Per Simon, che domani proverà a conquistare la coppa di specialità della mass start, ha pagato l’approccio aggressivo al poligono, nonostante i cinque errori commessi complessivamente. Kalkenberg è invece risultata l’atleta più precisa di giornata, mancando solamente due bersagli nei poligoni centrali, il secondo e il terzo.

Rimonta fino al sesto posto la tedesca Franziska Preuss, con i quattro errori al tiro della prova odierna: al netto degli scarti è ancora in gara per il terzo posto finale nella classifica generale, che cercherà di conquistare domani dovendo però lottare con Hanna Öberg (54ma oggi), Lisa Hauser (21ma) e Dorothea Wierer, 18esima nella prova odierna. L’azzurra non è riuscita ad esprimersi al meglio al poligono mancando complessivamente 7 bersagli e condizionata dalle raffiche di vento. Wierer, seconda nella sprint di ieri, ha provato a gestire il poligono rallentando l’esecuzione in funzione del vento.

26esima posizione per la seconda delle azzurre impegnate in gara: Lisa Vittozzi, partita con il pettorale numero 20 ha iniziato la sua prova in salita con i tre errori commessi nella prima serie a terra, riscattandosi nei poligoni successivi e rimontando fino alla 26ma posizione finale con 5 errori complessivi.

Tiril Eckhoff non si batte. Nemmeno la migliore Dorothea Wierer della stagione ha potuto interrompere l'interminabile striscia vincente della norvegese che oggi ad Östersund ha messo le mani sulla settima vittoria consecutiva nelle sprint stagionali. Una striscia mai vista in precedenza e che ha saputo resistere anche all'assalto di Doro Wierer, protagonista di una gara perfetta che l'ha condotta al secondo zero consecutivo (dopo la sprint di Nove Mesto dello scorso fine settimana) e lanciata verso la leadership della classifica provvisoria sulle ali di una condizione fisica in costante (tardivo, ahilei) crescendo.

La quasi trentunenne di casa in Val di Fiemme si è messa ben presto al comando, per vedere tutte le avversarie finirle alle spalle, compresa la norvegese Ingrid Tandrevold, sua compagna di viaggio per due terzi di gara ed a sua volta infallibile al tiro, ma "appesantita" di 4" rispetto all'azzurra. Identico epilogo anche per una convincente Anais Chevalier (0-1) e per Lisa Hauser (0-1), seguita a breve distanza da Marte Røiseland (1-0), tutte racchiuse in 16" da Wierer.

E appena dopo l'ex signorina Olsbu, ecco arrivare una Tiril Eckhoff che fino all'ultimo intermedio si era inserita alle spalle di Wierer, seppur di poco, per via di quell'errore in piedi che ha avuto il merito di tenere alto il pathos per l'intero svolgimento della prova. Nell'ultimo settore Eckhoff non ha lesinato nelle spinte ed il cronometro l'ha premiata con 2"5 di margine su Wierer, consapevole di aver scritto una grande pagina di storia del biathlon e non solo.

Questa Eckhoff è qualcosa di grande, di enorme ed ormai viaggia su ritmi e su livelli degni delle grandissime di ogni epoca, con ancora traguardi da raggiungere, ora che ha trovato questa stabilità e questa consapevolezza di essere davvero fenomenale. Proprio queste considerazioni rendono onore al secondo posto di Wierer: il perchè del ritardo di condizione è noto e tornare a parlarci lascia il tempo che trova, ma queste ultime settimane hanno fatto capire come aggiustando pochi dettagli e con un pizzico di fortuna in più, l'inverno venturo potrebbe essere ancora foriero di grandi "momenti Doro". Ma prima ci sono ancora due giorni di gare. E per questa Wierer la via del successo non è mai preclusa: intanto i podi in carriera arrivano a quota 40.

Le precise Lena Häcki, la sorprendente Tedorova, la giovane norvegese Lien e Paulina Fialkova (1-0) completano la top ten di giornata mentre un errore a terra non ha permesso a Lisa Vittozzi (1-0) di andare oltre un comunque buon 20° posto a 45"5 da Eckhoff, distacco che consente di programmare un piano d'attacco in vista dell'inseguimento di domani. Poco alle spalle della sappadina, ecco la debuttante Stina Nilsson che "nel giardino di casa" ha trovato il debutto migliore che ci si potesse aspettare in Coppa del Mondo. Un ottimo poligono a terra, una bella serie in piedi con l'unico errore della gara: un battesimo importante con 26° posto finale a 55" dalla vincitrice; come base di partenza non è affatto male. Peggio di lei hanno fatto diverse big come Herrmann (1-1, 34ima) o le connazionali sorelle Öberg, entrambe incappate in 3 errori e con Elvira a precedere Hanna. Quattro errori invece per Michela Carrara, precipitata oltre la novantesima piazza.

L’Italia deve arrendersi solo alla Norvegia nella staffetta mista di Nove Mesto, dove gli azzurri Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Dominik Windisch e Lukas Hofer domano il vento e le altre nazioni in lotta per il podio, in particolare Svezia e Francia, rispettivamente al terzo e quarto posto. Nonostante le 10 ricariche utilizzate dagli azzurri l’ottimo momento di forma degli sci sul quartetto ha inciso per un primo podio stagionale nel format più che meritato.

La Norvegia ha messo subito le cose in chiaro in prima frazione, con una straripante Tiril Eckhoff che è riuscita a creare il gap dopo la seria a terra e con il 10/10 cambia con 27 secondi sulla russa Kaisheva e su Lisa Vittozzi: la sappadina, sebbene abbia utilizzato due ricariche per serie ha mostrato un ottimo passo sugli sci, riprendendo nell'ultimo giro prima l'austriaca Zdouc e poi la russa Kaisheva, ma allo stesso tempo distanziando le altre pretendenti al podio, un nome su tutte la francese Anais Chevalier. La seconda frazione è ben gestita da Marte Olsbu Roeiseland, che amplia il suo gap sulla concorrenza dovendo utilizzare una sola ricarica nella serie a terra, al pari di Wierer e Braisaz che inseguono. L'azzurra delle Fiamme Gialle manca l'ultimo bersaglio in piedi ma al margine a metà gara sulla quarta nazione, in questa occasione c'è la svedese Magnusson, è di 33 secondi mentre gira la russa Kazakevich.

Entrano in scena quindi gli uomini, per tante nazioni la terza si rivela la frazione chiave, anche a causa dell'intensificarsi del vento: se Tarjei Boe riesce a domare le raffiche utilizzando due ricariche, non si può dire lo stesso per il francese Simon Desthieux che incorre nel giro di penalità. Ne approfitta così Dominik Windisch, che legge bene dando tacche nella prima serie utilizzando due ricariche, più una terza nella serie in piedi. L'azzurro si è difeso bene al poligono e garantisce all'Italia la seconda posizione alla vigilia dell'ultima frazione: Italia in compagnia della Svezia a un minuto e 15 secondi dalla testa ma con 16 di margine sulla Francia. 

Lukas Hofer gestisce le due serie al poligono con grande esperienza e rapidità, confermando l'ottimo momento di forma: il Carabiniere utilizza una sola ricarica nella serie in piedi forzando l'errore dello svedese Ponsiluoma, che ha mancato tre bersagli. Il margine all'uscita del poligono è quindi confortevole e porta l'Italia ha un podio più che meritato a 1 minuto e 08 secondi dalla Norvegia, Svezia terza a 1.22, precedendo la quarta che chiude con Quentin Fillon Maillet, vincitore di sprint e inseguimento, a 1.42 dalla testa.

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